La manovra correttiva triennale dei conti pubblici rischia di dare il colpo di grazia in Italia alle famiglie, ed in particolare a milioni di italiani proprietari di case, a quelli che la casa la stanno ancora pagando col mutuo, ed a quelle che vivono in affitto. Al riguardo è tutt’altro che positivo il giudizio del Sunia, Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, su una manovra che nel complesso va proprio a discapito della povera gente attraverso gli odiati, gli odiatissimi tagli lineari a partire dalla decisione di abbassare in maniera indiscriminata le agevolazioni fiscali, ovverosia le deduzioni e le detrazioni. Con la conseguenza che si rischia una ulteriore riduzione delle risorse a sostegno delle famiglie in difficoltà con il pagamento degli affitti, ma anche il ritorno delle tasse sulla prima casa, e l’inasprimento dei tassi di interesse sui mutui a causa dell’allargamento della banda sui tassi ad usura.
Per il Sunia anche stavolta a pagare con la manovra sono i più deboli, a partire dagli inquilini a basso reddito, e passando per i proprietari con la casa ancora da pagare. Ma è in arrivo anche il taglio a tutta una serie di agevolazioni che riguardano la riqualificazione energetica e funzionale degli edifici, che hanno sinora portato i loro frutti garantendo l’emersione di una buona fetta di economia illegale.
Di conseguenza, il Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari parla di una manovra correttiva triennale impopolare, con il culmine che si è raggiunto con l’introduzione della cedolare secca sugli affitti, bollata in tempi non sospetti proprio dal Sunia come un regalo alla proprietà immobiliare; questo perché il regime cedolare è stato definito in maniera tale che non porterà vantaggi tangibili ad inquilini che, specie nelle grandi città, oramai pagano mensilmente affitti stellari e comunque, a causa della crisi finanziaria ed economica, non più compatibili con le entrate familiari sempre più spesso falcidiate dai licenziamenti e dalla cassa integrazione.