È sempre più difficile, per i giovani italiani, riuscire a ottenere un finanziamento dalle banche per poter acquistare la propria prima casa. La crisi economico finanziaria del Paese ha infatti congelato il mercato dei mutui casa, tanto che – sottolinea la Banca d’Italia in uno dei suoi periodici paper – “periodo dal 2008 al 2011 il numero dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni è diminuito di oltre il 20% rispetto al 2004-2007” e che “la riduzione è stata particolarmente accentuata per le famiglie più giovani”.
Nell’occasional paper dell’istituto monetario si spiega altresì come la caduta delle erogazioni dei mutui “è stata determinata sia da fattori di domanda che di offerta”. Il dossier si concentra infatti sull’incremento del tasso di disoccupazione e sulla riduzione dei redditi delle famiglie, che di fatti scoraggiano la richiesta di nuovi mutui e, dall’altra parte, sulle condizioni di offerta da parte degli intermediari, che “hanno registrato un irrigidimento, connesso al peggioramento delle condizioni di accesso alle fonti di finanziamento e all’inasprimento dei vincoli di bilancio, oltre che al deterioramento della qualità dei prestiti”.
Stando ai contenuti dell’indagine, che utilizza le informazioni su 2 milioni di mutui contratti per l’acquisto casa, la quota di finanziamenti in capo agli under 35 è pari al 36,4%, in calo di 5,3 punti percentuali. La ricerca evidenzia come “le banche hanno adottato dei criteri più selettivi nei confronti della clientela più giovane, caratterizzata da maggiore rischiosità”.
“D’altra parte alcune stime riportate nello studio rilevano che chi possiede meno di 35 anni ha una probabilità di entrare in “sofferenza” superiore del 25% rispetto alla media. E le stesse considerazioni valgono per coloro che provengono da Paesi extracomunitari, che nel periodo 2004-2007 rappresentavano l’8,2% del totale dei mutui erogati, mentre negli anni 2008-2011 la quota che li riguarda è scesa al 4,5%” – conclude infine Il Sole 24 Ore.