Sono buone le risultanze relative alla sospensione delle rate dei mutui a favore delle piccole e medie imprese italiane che, aventi i requisiti, hanno presentato la domanda per l’adesione alla moratoria così come previsto dall’Avviso comune dell’ABI cui poi ha aderito il 98% del sistema bancario. In particolare, a differenza della moratoria sui mutui alle famiglie, la cui partenza è prevista per il mese prossimo, quella a favore delle imprese prevede la sospensione del pagamento della rata ma solo per quel che concerne la quota capitale. Ebbene, in accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dall’Associazione Bancaria Italiana, alla fine dello scorso mese di novembre le domande pervenute si sono attestate a quota 84.298.
Di queste, le banche hanno già provveduto ad analizzarne ben 75.344, delle quali 55.422 sono state accolte e 15.067 sono ancora in corso d’esame; basso, e pari in termini numerici a 1.412, era invece a fine novembre 2009 il tasso delle domande di richiesta di moratoria che non erano state accolte. Complessivamente, alla fine dello scorso mese di novembre le piccole e medie imprese hanno fatto richiesta di moratoria per finanziamenti, mutui e leasing per complessivi 27,5 miliardi di euro, con la conseguenza che da novembre ad oggi sono rimasti nelle casse delle aziende ben cinque miliardi di euro di liquidità che, senza la moratoria sarebbero stati necessari per saldare le rate in scadenza nei confronti del sistema bancario.
Visti i buoni riscontri, cresce di conseguenza l’attesa per l’avvio della moratoria anche a favore delle famiglie che, lo ricordiamo, avendone i requisiti possono ottenere la sospensione del pagamento della rata del mutuo totale, quindi sia per la quota capitale, sia quota interessi, per un periodo non inferiore ai dodici mesi e per mutui il cui controvalore iniziale non doveva comunque superare la soglia dei 150 mila euro. A fronte di queste condizioni “minime”, le banche aderendo alla moratoria ABI hanno comunque la libertà e la facoltà di applicare alla propria clientela delle condizioni migliorative.