In Italia il 74% delle famiglie vive una casa di proprietà, con il 15,9% di queste che, in base ai dati del 2009, pagava un mutuo rispetto ad una percentuale del 16,3% registrata nel 2008. Questo, in particolare, è uno dei dati più interessanti dal fronte immobiliare emerso dal Rapporto “I consumi delle famiglie – Anno 2009”, a cura dell’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica.
Quella relativa al mutuo, pur non rientrando tra le spese per consumi, ma piuttosto per investimenti, rappresenta comunque una tra le voci di uscita più consistente per i nuclei familiari del nostro Paese. In particolare, lo scorso anno c’erano 2,9 milioni circa di famiglie alle prese con il pagamento di una rata del mutuo pari in media a 510 euro mensili rispetto ai 465 euro medi dell’anno 2008.
Quindi, nel 2009 sono leggermente diminuite le famiglie che pagano un mutuo a fronte però di un incremento medio elevato della rata da pagare; tale aumento può spiegarsi, tra l’altro, con il fatto che buona parte dei mutui in corso di pagamento da parte delle famiglie è indicizzata con il tasso variabile, ma anche con l’aumento degli spread da parte degli istituti di credito che, a fronte dei rischi legati alla concessione del credito, si proteggono innalzando i costi dei finanziamenti immobiliari.
Ad accusare maggiormente l’incremento medio delle rate mensili sui mutui sono state le famiglie del Nord con valori medi mensili della rata che lo scorso anno si sono attestati sui 530 euro. Stabile nel passaggio dal 2008 al 2009, con il 17,1%, è invece la quota di famiglie che vive in una casa in affitto; pur tuttavia a fronte di un dato aggregato stabile a livello territoriale in materia di famiglie che vivono in affitto si registrano delle forti differenze. Nel Nord Italia, infatti, la quota di famiglie che vivono in affitto è scesa dal 18% al 16,9%, mentre nel Mezzogiorno e nel Centro Italia la percentuale è in aumento. D’altronde andare a vivere in affitto di questi tempi non è più una scelta, ma spesso una necessità visto che non mancano le famiglie che preferiscono con prudenza rinviare l’accensione di un mutuo per la prima casa a tempi migliori.