Comprare la casa con un mutuo, impegnandosi, quindi, per 10 o 20 anni, ma senza prendere “impegni” sul tasso. E’ questa spesso l’esigenza di chi è alla ricerca di un finanziamento ipotecario ma sfoglia la margherita per quel che riguarda la scelta tra il tasso fisso, oppure quello variabile. Per chi è indeciso, e nello stesso tempo vuole sfruttare periodicamente le migliori condizioni del mercato per quel che riguarda il costo del denaro, allora in effetti è meglio puntare su quello che viene definito come il mutuo a tasso misto, un po’ fisso, un po’ variabile in base all’esercizio o meno di un’opzione di cambio tasso con cadenza che viene specificata e definita in sede di stipula. Sono molte le banche italiane che offrono sul mercato questo tipo di prodotto che non vincola il contraente sulla stessa indicizzazione per l’intera durata del piano di ammortamento.
Ad esempio, anche Poste Italiane offre alla propria clientela un prodotto del genere. Si chiama “Mutuo Bancoposta a tasso misto” e permette di partire con il tasso variabile, oppure con il tasso fisso, a fronte dell’opzione di poter poi rivedere il tasso ogni due, cinque, oppure ogni dieci anni anche a seconda della durata del piano di ammortamento scelta.
Con il “Mutuo Bancoposta a tasso misto” di Poste Italiane è possibile ottenere fino all’80% del valore dell’immobile a fronte di uno spread che attualmente è pari all’1,35%. La durata può essere pari a minimo 5 e massimo 30 anni con spese di istruttoria e di perizia dovute in maniera fissa e pari, rispettivamente, a 100 euro ed a 216 euro. Nel complesso ricordiamo come i mutui BancoPosta siano richiedibili non solo con la finalità di acquisto di immobili, ma anche costruzione, ristrutturazione di case, surroga, liquidità, sostituzione più liquidità e “Doppio Gusto”, una delle ultimissime formule lanciate da Poste Italiane per poter sostituire il mutuo e nello stesso tempo ottenere liquidità per le ristrutturazioni.