Nella prima metà del corrente mese di febbraio 2011 il tasso euribor con scadenza a tre mesi, quello con cui vengono indicizzati i mutui per l’acquisto della casa, si è attestato, in media, all’1,09%; trattasi, in accordo con quanto reso noto dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile, di un livello in moderato aumento rispetto alla media di gennaio 2011 che si è attestata all’1,02%; tale valore è comunque superiore di 34 punti base rispetto alla media euribor a tre mesi del mese di gennaio del 2010.
Nel complesso, quindi, il costo dei mutui a tasso variabile, a parità delle altre condizioni del finanziamento ipotecario, è in moderato aumento ragion per cui per i prossimi mesi la rata mensile tenderà ad aumentare di qualche euro.
In ogni caso il mutuo euribor rimane rispetto a quello Irs, ovverosia a tasso fisso, più conveniente in termini di interessi da pagare sebbene la rata sia variabile e soggetta alle oscillazioni del costo del denaro sui mercati. La soluzione “ideale” potrebbe essere quella di andare a stipulare un mutuo a tasso variabile con cap, ovverosia un finanziamento ipotecario indicizzato all’euribor ma con un tetto massimo al tasso.
Ad esempio, uno dei mutui più convenienti attualmente presenti sul mercato, con il tetto al tasso, viene proposto da CheBanca!, la Banca per le famiglie e per le imprese del Gruppo Mediobanca. Trattasi, nello specifico, del Mutuo Variabile con CAP di CheBanca! che ha zero spese di gestione e zero spese di incasso rata a fronte della contestuale possibilità di poter associare al prodotto anche delle coperture assicurative. Le assicurazioni sul mutuo di CheBanca sono due: “Assicurazione Vita“, che in caso di decesso del mutuatario rimborsa il debito residuo, e l’Assicurazione Lavoro che copre il saldo delle rate in caso di eventi ed imprevisti negativi di natura temporanea quali la malattia o la perdita dell’impiego.