Rispetto al mutuo stipulato per l’acquisto della casa, quello per la ristrutturazione di un’unità immobiliare viene di norma richiesto dalla famiglie per importi minori, e per il quale sarebbe altresì preferibile non accendere un’ipoteca. Ebbene, per venire incontro a questo tipo di esigenza dei privati, la Banca Popolare di Roma, appartenente al Gruppo bancario Carife – Cassa di Risparmio di Ferrara, ha ideato “Minimutuo“, il finanziamento per gli interventi di ristrutturazione immobiliare stipulabile senza fornire alcuna garanzia ipotecaria, quindi di tipo chirografario, con un importo finanziabile fino a 50 mila euro e, quindi, di norma sufficienti per la realizzazione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di un edificio. Per stipulare Minimutuo la Banca Popolare di Roma chiede a livello burocratico la presentazione di una documentazione semplice e snella, con l’erogazione dell’importo per avviare i lavori che viene effettuata dall’Istituto contestualmente con la stipula.
Nel caso in cui poi il mutuatario volesse estinguere Minimutuo, l’operazione è ammessa ma solo a patto di estinguere la totalità del debito residuo. L’assenza di ipoteca sul mutuo permette al contraente di risparmiare spese notarili e di perizia, mentre per quanto riguarda il tasso questo può essere fisso o variabile indicizzato all’euribor con aggiornamento trimestrale, più lo spread, ovverosia la commissione fissa chiesta dalla Banca Popolare di Roma; la durata di Minimutuo può partire da diciannove mesi fino ad arrivare a sessanta, ovverosia cinque anni.
Per quanto riguarda i costi di Minimutuo, oltre agli interessi ci sono le spese di istruttoria, pari ad un fisso di 25 euro più l’1% dell’importo mutuato con un minimo di 75 euro, mentre l’imposta sostitutiva, dovuta per Legge, è pari al 2%. Minimutuo, con la formula del tasso variabile, prevede un periodo di preammortamento, mentre l’indicizzazione all’euribor, con aggiornamento trimestrale, è pari alla media tra l’euribor a sei mesi e quello con scadenza a tre mesi.