L’acquisto di una casa è per molte famiglie un passo importante, decisivo, anche e soprattutto dal punto di vista finanziario. Per questo, specie per chi non ha le disponibilità finanziarie per evitare di accendere un mutuo, è molto importante scegliere per il finanziamento immobiliare la banca giusta ma soprattutto il tasso di interesse giusto per evitare brutte sorprese.
La fase attuale sul mercato dei tassi è tra l’altro caratterizzata dal costo del denaro bassissimo, ma nulla si può dire e prevedere con certezza la durata del mantenimento dei tassi sugli attuali livelli; di conseguenza, scegliendo un mutuo a tasso variabile per acquistare casa si paga una rata con un basso livello di interessi, ma il rischio è che negli anni la rata poi possa crescere a dismisura.
La formula di mutuo a tasso fisso garantisce, di contro, la sicurezza di una rata fissa mensile, ma in Italia i mutui fissi sono troppo cari, visto che il tasso offerto in media dalle banche è due volte, ma a volte anche due volte e mezzo più elevato rispetto alla formula a tasso variabile.
La conseguenza è che sul mercato, specie per comprare la prima casa, c’è la possibilità di sottoscrivere un mutuo “ibrido”, ovverosia con l’opportunità di partire con una tipologia di tasso e poi negli anni esercitare l’opzione per cambiarlo. Ad esempio, vista l’attuale congiuntura economica, e visto che la ripresa dell’economia su scala internazionale è attesa tanto lenta quanto graduale, è lecito supporre e stimare che per un paio d’anni, forse tre, il costo del denaro si mantenga relativamente basso.
Si può scegliere, ad esempio, un mutuo “ibrido”, definito più comunemente come “mutuo a tasso misto“, che offra il tasso variabile per i primi tre anni, e che poi permetta di cambiare il tasso, magari passando al fisso, nel momento in cui l’economia mondiale, in termini di crescita, tornerà ad essere robusta e con essa, come spesso accade, salirà anche l’inflazione ed il costo del denaro.
Quella del mutuo a tasso misto è una soluzione praticabile per le famiglie visto che sono diversi gli istituti di credito italiani che offrono finanziamenti immobiliari, in particolare per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale, che permettono di controllare il rischio del caro-rata con la formula del tasso variabile, per i primi due/tre anni, e poi periodicamente, ad esempio ogni cinque anni, poter esercitare o meno l’opzione di passare al tasso fisso, o continuare a mantenere quello variabile.
riccardosolis 5 Ottobre 2009 il 18:44
Io alla fine ho preferito un tasso fisso, in particolare il domus fisso di intesa, che al momento offre le condizioni migliori sul mercato. La mia scelta è dovuto alla trasparenza nell’informativa, che altri istituti di credito non offrivano e alla convenienza del tasso.Per chi come me vuole dormire sonni tranquilli senza preoccuparsi delle continue oscillazioni dei tassi è l’ideale. Almeno so quanto spendo ogni mese e so come gestire le mie finanze.