Quando di stipula un mutuo a tasso variabile, indicizzato all’euribor, occorre sempre ricordarsi del fatto che nella formazione del tasso complessivo del finanziamento ipotecario concorre anche lo spread, ovverosia la commissione fissa dovuta alla banca.
A metterlo in risalto è stato in particolare il portale di comparazione online Supermoney.eu che, inoltre, fa presente come la stessa cosa valga per il mutuo a tasso fisso, ovverosia quello indicizzato al tasso Irs. Ma, per quel che riguarda i mutui a tasso variabile, cosa ci dobbiamo aspettare per il tasso euribor nel breve e nel medio periodo?
Ebbene, al riguardo proprio Supermoney.eu ha sottolineato come gli esperti del settore da qui al 2012 si attendano un aumento che comunque dovrebbe essere caratterizzato da un trend lento e costante in proporzione alle attese di un rafforzamento del ciclo economico su scala mondiale. In particolare, l’euribor con scadenza a tre mesi dovrebbe arrivare a toccare il 3% nel 2012, quindi tra un paio d’anni.
Nel breve periodo, quindi, i mutuatari dovrebbero dormire sonni tranquilli visto che l’importo della rata, seppur destinato ad aumentare, dovrebbe crescere di poco e quindi il finanziamento immobiliare dovrebbe continuare ad essere sostenibile in relazione alle capacità di spesa e di risparmio del nucleo familiare. Attualmente l’euribor a tre mesi è prossimo al livello dell’1%, sui massimi dell’anno ed a fronte di una crescita che, dal minimo storico dello 0,63%, è stata comunque rapida.
In ogni caso ricordiamo che se il proprio mutuo viene ritenuto oneroso, è sempre possibile trasferirlo senza costi con la surroga in un’altra banca. Oppure lo si può andare a negoziare con lo stesso istituto di credito, oppure ancora con la sostituzione si può trasferire il finanziamento ipotecario su altra banca potendo altresì ottenere liquidità aggiuntiva il cui importo massimo ottenibile è funzione sia del valore dell’immobile, sia dell’ammontare del debito residuo da saldare.