Stanno progressivamente aumentando i costi, in termini di spesa per interessi, a carico di chi in Italia sta pagando o si appresta a pagare, dopo la stipula, un finanziamento immobiliare con il tasso variabile e, in particolare, con l’indicizzazione all’euribor a tre mesi. L’importo mensile della rata da pagare tenderà infatti a salire visto che il tasso interbancario, come tra l’altro riporta il Portale di comparazione Supermoney.eu, ha toccato giovedì scorso il nuovo massimo dallo scorso mese di settembre.
Nel dettaglio, l’euribor con scadenza a tre mesi è oramai vicinissimo alla quota dello 0,80% andando così a colmare progressivamente il gap con il tasso Bce, quello della Banca centrale europea che da oltre un anno è oramai inchiodato all’1%. Ma quali sono i mutui variabili più convenienti?
Quelli indicizzati all’euribor oppure quelli agganciati al tasso Bce? Ebbene, valutare solamente il tasso del mutuo è riduttivo e fuorviante visto che poi occorre anche considerare sia i costi accessori del finanziamento immobiliare, sia lo spread, ovverosia la commissione fissa che spetta all’Istituto di credito che concede il mutuo per acquisto, costruzione o ristrutturazione di prime o di seconde case. In virtù di tale scenario, la comparazione tra le varie offerte è fondamentale al fine di poter scegliere il mutuo migliore e comunque più adatto alle proprie esigenze in termini di tipologia di tasso, durata ed importo della rata da andare a pagare mensilmente.
Supermoney.eu al riguardo sottolinea come negli ultimi tempi in Italia le sottoscrizioni di mutui a tassi variabili l’abbiano fatta da padrone; ma con l’euribor che è tornato a crescere, e la cui tendenza rialzista potrebbe essere solo iniziata, forse è altresì arrivato il momento di quantomeno valutare anche la sottoscrizione di un mutuo a tasso fisso che, in ogni caso, presenta ancora degli scarti di tasso troppo ampi rispetto all’indicizzazione al variabile.
