Stando a quanto affermato da una recentissima stima compiuta dal Dipartimento di Commercio, gli acquisti di nuove abitazioni nel mercato immobiliare statunitense avrebbero subito, durante il mese di agosto, il peggior calo degli ultimi sei mesi. Il tutto, nonostante un forte decremento dei valori commerciali delle case di nuova costruzione, che a condizioni ordinarie del mercato immobiliare avrebbe invece dovuto spinge re verso l’alto le richieste da parte dei potenziali acquirenti.
Stando a quanto afferma il Dipartimento, invece, le vendite avrebbero subito una flessione di 2,3 punti percentuali per un volume annualizzato pari a 295 mila unità. Ad ogni modo, la contrazione delle vendite non sembra aver sorpreso più di tanto gli osservatori locali e internazionali, che avendo compiuto attendibili stime preliminari, prevedevano una diminuzione del volume annualizzato di nuove case vendute ben al di sotto delle 300 mila unità.
Per quanto concerne il prezzo medio di vendita delle nuove case, il valore di mercato medio è diminuito di 7,7 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno, per il passo indietro più lungo mai effettuato dal “lontano” mese di luglio 2009.
Secondo quanto affermano gli economisti di Moody’s Analytics, interpellati in proposito, “le vendite sono estremamente deboli, ed è probabile che vi possa essere uno sviluppo molto lieve nel corso dei prossimi due o tre mesi. È inoltre attesa una crescita della vendita delle case pignorate, elemento che non potrà che generare delle pressioni al ribasso nei prezzi delle abitazioni. Sarà davvero lento il ritorno alla normalità”.
Sul fronte macro territoriale, l’analisi rivela infine che gli acquisti di case nuove sarebbero calati in tre delle quattro macro regioni statunitensi, guidate da un decremento di 14 punti percentuali nel Nord Est. L’unica regione ad avanzare è quella del Midwest, con un incremento di 8,2 punti percentuali.