In data odierna si è riunito a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri che ha varato tutta una serie di provvedimenti finalizzati, come detto dal Premier nei giorni scorsi, a dare una scossa all’economia. Ebbene, in linea con le attese in Consiglio s’è parlato del Piano Casa e del suo rilancio che, in accordo con quanto si legge in una nota emanata dalla Presidenza del Consiglio, avverrà attraverso un apposito provvedimento legislativo finalizzato alla rimozione di tutti quegli ostacoli che attualmente non permettono in Italia, su ben il 60% delle case, la possibilità di un ampliamento. In merito al Piano Casa il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ricordato come questo a suo tempo, una volta varato, avrebbe potuto smuovere investimenti per un controvalore pari ad oltre 70 miliardi di euro.
Poi purtroppo, come s’è visto, il Piano Casa non ha generato i frutti sperati per tutta una serie di fattori, ragion per cui, attraverso un provvedimento legislativo, l’Esecutivo si è impegnato di rilanciarlo. Questa misura, unitamente a tutte le altre che nell’odierno CdM l’Esecutivo si è impegnato ad approvare, dovrebbe contribuire a spingere più in alto del previsto le stime di crescita di breve periodo del prodotto interno lordo italiano.
Intanto nei giorni scorsi sul settore degli immobili, ed in particolare sulla cosiddetta cedolare secca, l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, il Sunia, Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, a seguito del mancato parere in Commissione Bicamerale sul federalismo fiscale, ha chiesto che venga aperto un confronto vero sia per quel che riguarda l’evasione fiscale, sia sul mercato degli affitti.
Il Sindacato, infatti, più volte ha definito la cedolare secca come un regalo ai proprietari di immobili senza alcuna contropartita sostanziale a favore degli inquilini che, senza correzioni al provvedimento, rischiano seriamente non solo di continuare a pagare affitti alti, ma in molti casi anche a rischiare lo sfratto per morosità incolpevole.