Il gruppo bancario Intesa Sanpaolo riesce a spostare con facilità anche i mutui più pesanti. E’ questo lo slogan col quale il colosso bancario italiano promuove la possibilità di trasferire in Intesa Sanpaolo un mutuo già acceso ed in corso di pagamento presso un altro Istituto di credito. In ottemperanza alle disposizioni di Legge, ovverosia ai Decreti Bersani, Intesa Sanpaolo con l’applicazione della portabilità attraverso la cosiddetta surroga permettere al mutuatario di poter passare al Gruppo Intesa Sanpaolo senza doversi sobbarcare alcun costo; l’operazione per il contraente è infatti gratuita, e comprende anche i costi del notaio e quelli di una nuova perizia che sono a totale e completo carico del Gruppo Intesa Sanpaolo. Ma quali vantaggi offre il Gruppo Intesa Sanpaolo al mutuatario “portando” con la surroga il mutuo dalla vecchia alla nuova Banca?
Ebbene, innanzitutto per i mutui con la formula tasso variabile il Gruppo IntesaSanpaolo offre l’opportunità al mutuatario di poter esercitare l’opzione denominata “Flessibilità Durata“; questa opzione, nello specifico, è esercitabile per una sola volta durante tutta la durata del piano di ammortamento, dopo aver pagato almeno 24 rate mensili consecutivi, e permette di abbassare sensibilmente l’importo della rata visto che si può allungare la durata del mutuo fino ad un massimo pari a ben dieci anni a patto che a conclusione del piano di ammortamento allungato il mutuatario non abbia un’età superiore ai 75 anni.
L’altra opzione, che rende il mutuo “surrogato” con Intesa Sanpaolo sostenibile, è quella denominata “Sospensione Rate”; questa opzione permette, dopo aver rimborsato regolarmente almeno 24 rate mensili, di chiedere la sospensione di ben sei rate consecutive. Questa opzione può essere esercitata per ben tre volte nel corso della durata del piano di ammortamento per un totale, quindi, di ben diciotto rate che si possono “saltare” a patto che tra un esercizio dell’opzione e l’altro vengano pagate almeno sei rate consecutive regolarmente.