Il 2013 sarà un anno molto difficile per il mercato immobiliare italiano. I segnali di tendenza che gli analisti attendevano per il secondo trimestre non si sono infatti verificati, lasciando spazio a un rinnovato pessimismo per la parte restante d’anno. È quanto affermano, in un loro report, l’ufficio studi di Gabetti e di Casa.it: vediamo dunque cosa ci attende, e quando sarà possibile poter riscontrare qualche variazione significativa.
Stando a quanto ricordava ad esempio Gabetti, per il 2013 è attesa “una stabilizzazione in termini di volumi scambiati, solo con lievi cali rispetto al 2012”, a margine del crollo delle compravendite (- 25%) registrato lo scorso anno. Per quanto attiene i prezzi, la società si aspetta una lieve flessione per le grandi città e una maggiore variabilità per i capoluoghi secondari, a fronte di un calo del 3,7 per cento delle quotazioni nelle città più importanti.
Per quanto attiene un consuntivo 2012, Gabetti ha sottolineato come il calo dei prezzi non sia stato – da solo – sufficiente per far ripartire le compravendite, visto e considerato che la stretta creditizia ha privato gli acquirenti del necessario supporto bancario. Ne è conseguito, ricordava il Censis, che sulle circa 907.000 famiglie che hanno espresso l’intenzione di acquistare un immobile nel 2012, poco meno del 50 per cento è riuscito a portare a compimento la transazione desiderata (vedi anche previsioni prezzi case 2013, delle quale abbiamo parlato pochi giorni fa).
Stando a quanto affermato dal centro studi di Casa.it, inoltre, dopo qualche piccolo segnale positivo fra gennaio e febbraio, a fine aprile i prezzi di vendita medi sarebbero tornati a scendere dell’1,3% rispetto al termine del 2012. Complessivamente, ricordava ancora Casa.it nel suo consueto approfondimento periodico, il calo medio delle quotazioni immobiliari in Italia negli ultimi cinque anni è stato pari al 23,3 per cento.
Nei prossimi trimestri, atteso un rallentamento del decremento delle quotazioni, in vista di una potenziale stabilizzazione.