Il 2012 si è chiuso in maniera molto negativa per il mercato immobiliare italiano. Il 2013, purtroppo, dovrebbe proseguire sotto tale trend pessimistico, con una contrazione molto evidente dei prezzi delle proprietà immobiliare, pur in percentuale inferiore rispetto a quanto registrato per le transazioni. Un calo che andrà a coinvolgere tutte le realtà territoriali, da grandi città a hinterland, da capoluoghi di provincia a centri minori.
Alla base di tutto, sottolinea Tecnocasa in un suo recente studio, l’inasprimento della selezione del sistema bancario, che eroga finanziamenti con sempre maggiore ristrettezza. In aggiunta, a peggiorare le determinanti del contesto sono anche il peggioramento del quadro economico italiano e le preoccupazioni sull’andamento del mondo del lavoro, con un incremento della disoccupazione giovanile e una maggiore aleatorietà lavorativa percepita fra molti potenziali acquirenti(vedi anche Previsioni mercato immobiliare 2013 – Il Sole 24 Ore).
Il colpo di grazie sarebbe invece stato offerto dalla pressione fiscale, con l’effetto Imu che avrebbe iniziato a farsi sentire solamente nella seconda parte del 2012.
Il 2013 avrà quindi un andamento simile a quanto già sperimentato nel 2012, con una contrazione dei prezzi compresa tra i – 3 e i – 5 punti percentuali. Tra le grandi metropoli, Tecnocasa si attende una tenuta nelle zone più ambite di Milano e di Roma, mentre le zone con immobili di bassa qualità dovrebbero subire maggiormente gli effetti negativi della crisi, così come le zone popolari e periferiche.
Discorso parzialmente diverso per l’hinterland delle grandi città, dove oltre ai problemi di accesso al credito vi sono anche le difficoltà legate al collocamento delle abitazioni di nuove costruzioni sul mercato, con i prezzi spesso troppo alti rispetto alle richieste, e con una domanda difficile da esprimersi pienamente. Altre tipologie di nuove realizzazione potrebbero invece subire un ribasso dei valori, pur di essere collocate sul mercato. Ne conseguirà un trascinamento al ribasso dei prezzi delle case già esistenti sulla piazza.