I prezzi delle proprietà abitative del mercato cinese sono calati per il quinto mese consecutivo nel corso del gennaio appena concluso, grazie alla forte azione del governo che – al fine di poter controllare il mercato immobiliare, evitando la formazione della pericolosa bolla immobiliare – ha potuto trascinare al ribasso i valori commerciali delle prime e delle seconde case dell’economia asiatica, per il più lungo declino storico da quanto la società di analisi SouFun Holdings Ltd ha avviato la serie statistica.
Stando a quanto sostiene la compagnia, i prezzi delle case sarebbero diminuiti di 0,18 punti percentuali nel corso del mese di dicembre. I prezzi residenziali sarebbero inoltre calati in 60 delle 100 aree monitorate dalla compagnia, per la stessa proporzione rilevata anche nel precedente mese di dicembre.
In proposito, il premier cinese Wen Jiabao ha affermato che il governo continuerà a mantenere le vecchie restrizioni sul mercato immobiliare locale, al fine di generare ulteriori pressioni al ribasso nei valori di mercato delle case, accomodandoli su livelli definiti “accettabili” e “ragionevoli”. Tra le metropoli che hanno affermato che continueranno a imporre restrizioni sugli acquisti delle case per tutto il 2012, anche la capitale Baijing e il centro finanziario Shanghai.
I prezzi delle case diminuiranno ancora nei prossimi mesi – sostengono le principali analisi condotte sul real estate locale, pubblicate nel corso delle ultime settimane – o per lo meno fino a quando il governo deciderà di prolungare la propria azione sul mercato. Rispetto al mese di gennaio 2011 i prezzi medi delle case sono maggiori di 1,7 punti percentuali per una media di 8.793 yuan (poco meno di 1.400 dollari) a metro quadro, e per il più lento ritmo di crescita su base annua dal mese di agosto a questa parte.