Uno studio condotto dall’Istituto Nazionale di Statistica cinese rivela che i prezzi delle nuove case vendute in Cina durante il corso del mese di maggio sarebbero cresciute in 67 aree urbane sulle 70 oggetto di costante monitoraggio da parte dell’Istituto, sul mercato immobiliare della nazione.
Il dato di cui sopra confermerebbe pertanto i sentimenti riscontrati in merito al continuo incremento dei valori commerciali delle proprietà ad utilizzo abitativo, nonostante gli interventi compiuti sul mercato dal governo e dalle istituzioni monetarie, che stanno cercando di scoraggiare l’incremento dei prezzi del real estate all’interno dei confini nazionali.
Stando agli elementi analitici forniti dall’Istituto, i prezzi delle case sarebbero cresciuti di oltre sei punti percentuali su base annua in 19 aree metropolitane, contro le 21 aree metropolitane del mese di aprile. Il picco di apprezzamento dei prezzi di mercato lo si è avuto nell’area metropolitana del Dandong, nel nord est del Paese, con un incremento su base annua pari a 9,7 punti percentuali.
Per quanto riguarda l’andamento a Beijing, l’incremento è stato limitato in 2,1 punti percentuali a maggio (sempre su base annua) mentre a Shanghai l’aumento dei prezzi commerciali delle case è stato pari a 1,4 punti percentuali. Rispetto al precedente mese di aprile, i prezzi delle nuove case sono invece diminuiti in nove aree metropolitane, mantenendo una proporzione stabile rispetto al quarto mese dell’anno.
Secondo gli analisti, nonostante questi nuovi aumenti, la dinamica dei valori commerciali che verrà intrapresa nel corso dei prossimi trimestri dimostrerà aumenti meno aggressiva rispetto ai trimestri precedenti, dando pertanto finalmente sfogo alle modifiche in corso nelle politiche monetarie e di finanziamento cinesi.
Quando tuttavia vi sarà una vera e propria inversione di tendenza rispetto al trend intrapreso da diversi trimestri, ancora non è noto. È tuttavia probabile che l’incremento dei prezzi possa riguardare ancora tutto il terzo trimestre dell’anno solare, per poi placarsi in concomitanza con l’avvicinarsi di fine esercizio.