Non è un vero e proprio stop alla straordinaria crescita dei prezzi delle case che continua a riguardare il mercato immobiliare cinese. Tuttavia, la flessione riscontrata dalla società di analisi SouFun Holdings Ltd nelle principali metropoli del Paese asiatico, è stato accolto dagli osservatori come un gradevole effetto degli interventi del governo, che sta cercando di porre freno all’incremento dei prezzi immobiliari in ottica speculativa.
Stando alla società, infatti, in otto delle dieci principali aree urbane della nazione i prezzi delle case avrebbero subito un calo rispetto al mese di maggio, includendo in tale trend negativo anche Beijing e Shanghai. Per quanto concerne invece le sole metropoli con un incremento dei valori abitativi su base mensile, il recinto si restringe intorno ad Hangzhou, e alla oramai cronica best performance di Tianjin.
Più tenue l’impressione di un rallentamento su scala nazionale. Stando alle stime ufficiali, infatti, a giugno i prezzi delle case sarebbero globalmente cresciuti dello 0,4% su base mensile rispetto al + 0,5% del mese di maggio, prolungando a quasi un anno la striscia positiva di apprezzamento dei valori commerciali, che ha riguardato nello scorso mese appena conclusosi ben 75 aree urbane sulle 100 oggetto di costante monitoraggio.
La sintesi dei numeri di cui sopra ci dice pertanto che i prezzi delle case nelle principali città stanno finalmente rallentando la propria crescita, ma come probabilmente occorrerà ancora qualche tempo (mesi?) affinchè si possano riscontrare efficienti aggiustamenti a livello nazionale, dove i valori delle case continuano a crescere complessivamente di un ritmo superiore al 5% su base annua (+ 5,2% la stima di giugno).
Una casa costa oggi in media 8.856 yuan al metro quadro (circa 1.370 dollari). Il governo, con le sue azioni incisive sul credito, sta cercando di porre rimedio ai nuovi livelli consolidati di mercato. Si attendono pertanto nuovi provvedimenti durante i prossimi mesi, se la situazione non dovesse migliorare sensibilmente.