Un tempo Abu Dhabi e Dubai erano due (veri) paradisi terrestri anche per quanto concerne il mercato immobiliare. Aree a fortissimo tasso di espansione nel real estate, dove poter effettuare ottimi affari a prezzi convenienti, con la prospettiva di ottenere dei guadagni molto importanti anche sul breve termine, elemento che aveva attratto migliaia e migliaia di investitori da tutte le parti del Globo.
Poi, la crisi economica e finanziaria internazionale, la fuga degli investimenti (e dei costruttori) dalle due zone sopra citate, le strade piene di cantieri da chiudere e mai chiusi, un’offerta commerciale che non combaciava con i livelli della domanda. Quindi, il crollo dei prezzi delle proprietà immobiliari abitative e commerciali, e il trascinamento al ribasso degli affitti di case e di uffici.
La crisi, che sembrava sulla via dell’attenuazione negli scorsi mese, pare inoltre ora ben lungi dall’arrestarsi. Secondo un nuovo report condotto dalla Global Investment House, infatti, i prezzi immobiliari a Dubai subiranno un calo di almeno altri 10 punti percentuali rispetto ai valori della fine del 2010; peggiori le stime per il mercato immobiliare di Abu Dhabi, che subirà un calo dei prezzi di almeno il 20% nello stesso periodo.
La ricerca di Global Investment House fornisce inoltre dati consuntivi per quanto concerne i due mercati immobiliari ora individuati, ricordando che a Dubai i valori commerciali delle abitazioni sarebbero già diminuiti di almeno il 56% dal quarto trimestre del 2008, mentre nella vicina Abu Dhabi i prezzi delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo avrebbero ceduto già il 45% nello stesso periodo di confronto.
Il tasso delle case e degli uffici “sfitti” a Dubai è circa del 30%. Ad Abu Dhabi la situazione appare per il momento migliore (3%), ma potrebbe – e, a quanto pare, dovrebbe – peggiorare nel corso dei prossimi trimestri, con graduale attenuazione verso la parte finale dell’attuale esercizio.