Il mercato immobiliare del 2012 si sta contraddistinguendo per un incremento delle trattative tra privati (in sostituzione parziale delle negoziazioni con le agenzie, al fine di risparmiare sulle commissioni relative), una apprezzante preferenza per le abitazioni già ristrutturate, una maggiore cautela e oculatezza nelle scelte, che ha allungato i tempi di vendita delle proprietà immobiliari presenti sul mercato italiano.
Ad ogni modo, a far ben sperare per il prosieguo del real estate tricolore nel corso dei prossimi trimestri è proprio il dato sulle compravendite, che hanno registrato un incremento durante il quarto trimestre,giungendo a chiudere l’anno a quota 598.224 transazioni registrate regolarmente dall’Agenzia del Territorio, con un calo di 2,2 punti percentuali su base annua.
Complessivamente, è stato l’intero secondo semestre del 2011 a chiudere con un segno positivo (+ 1,4 punti percentuali nel terzo trimestre e + 0,6 punti percentuali nel quarto trimestre, contro il – 3,6 punti percentuali del primo trimestre e il – 6,6 punti percentuali del secondo trimestre).
In ogni caso, a costituire una performance certamente migliore della media è quella dei più grandi centri abitati. A spiegarcelo è Gianni Guerreri, direttore dell’Osservatorio dell’Agenzia del Territorio, che ricorda come “il dato più positivo è per le otto maggiori città per abitanti, che hanno visto salire le transazioni del 2,4% sull’anno, con casi eclatanti nell’ultimo trimestre come Torino e Napoli (+ 15,6% e + 9%). Nel 2012 la situazioni potrebbe restare stabile. I cicli di solito partono dalle grandi città”.
Per quanto riguarda i prezzi, il direttore ricorda come sia stato notato “un divario tra le nostre rilevazioni e quelle di altri Osservatori. Secondo noi negli ultimi 12 mesi i prezzi non sono calati ma si sono mantenuti pressochè stabili. Certo questa è una delle variabili fondamentali per far ripartire il mercato, ma in Italia al momento non si ha necessità di vendere e se l’offerta non pare adeguata si ritira il bene”.
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