Secondo quanto affermato da una recente ricerca di Tecnocasa, i prezzi degli immobili, in Italia, rimarranno sostanzialmente stabili nel corso dell’anno appena cominciato. Come già accaduto in passato, le dinamiche risulteranno più favorevoli nelle grandi città (e in particolar modo in quelle del Centro Nord) rispetto a quanto riscontrabile nei comuni più piccoli e negli hinterland (e, in questo caso, soprattutto nel Sud del Paese).
Tecnocasa, pur premettendo che l’attuale contesto macroeconomico incerto “rende difficile effettuare delle previsioni”, è convinta che a livello nazionale i prezzi oscilleranno tra una contrazione di un punto percentuale e un incremento della stessa entità. Come detto, migliore sarà la performance di Roma, Milano e Torino, con prezzi tra la stabilità e l’incremento di 2 punti percentuali, mentre a Napoli e Bari è previsto un lieve decremento che, nella peggiore delle ipotesi, potrà toccare i 2 punti percentuali.
Per quanto invece riguarda i tempi di vendita, il 2012 dovrebbe veder confermata la tendenza di compravendite conclusi tra i 6 e i 7 mesi. Come intuibile, i tempi potranno tuttavia subire riduzioni più o meno significative nel caso in cui il venditore si dimostri propenso a diminuire i prezzi. Un’altra variabile che dovrebbe influenzare in modo corposo l’andamento delle vendite e le pressioni sui prezzi delle case dovrebbe essere lo stato di salute del mercato del lavoro da una parte, e la presumibile generosità (o meno) delle politiche creditizie da parte delle banche, con nuove restrizioni che si affacciano all’orizzonte.
In altri termini, il 2012 potrebbe rivelarsi l’anno della stabilizzazione per il mercato immobiliare italiano. Rimangono tuttavia evidenti dubbi sul fatto che il 2013 possa concretizzarsi nell’anno del rilancio, con una crisi che sembra essere più durevole di quanto originariamente stimato dagli analisti del comparto.