Tra meno di un decennio, nel 2020, il mercato immobiliare milanese continuerà ad essere poco dinamico in termini di numero di scambi, ma le quotazioni di proprietà abitative e commerciali rimarranno su livelli salatissimi, con buoni trend di apprezzamento rispetto agli attuali livelli. Stando a una recente ricerca realizzata da Sorgente Group e da Scenari Immobiliari (“Milano 2020, economia, società, territorio e mercati immobiliari), una casa acquistata oggi aumenterà il suo valore del 27%, mentre l’ufficio rincarerà la dose con un + 32%.
Nel 2011, sottolinea ancora la ricerca, le compravendite residenziali avrebbero avuto un calo del 3,7%, su quota 25.800 unità. Secondo la stessa analisi, tuttavia, nel corso del 2012 si verificherà l’attesa inversione di tendenza, con un numero di compravendite stimate pari a 26.500 unità. Nel medio termine, però, l’immobiliare milanese procederà a discreti balzi in avanti, con l’aspettativa dell’Expo che genererà certamente un traino alle attività del comparto.
Nel 2020, il giro d’affari del settore residenziale milanese sarà attorno ai 10,7 miliardi di euro. Il fatturato, che nel 2011 ha toccato quota 8,6 miliardi di euro, crescerà soprattutto per l’aumento delle quotazioni, visto e considerato che il numero delle compravendite aumenterà poco o nulla (da 26.500 unità a 27.100 unità”.
“Nel 2020 si prevede” – afferma infine la ricerca – “infatti, che i prezzi medi nominali delle case saranno cresciuti, rispetto alle rilevazioni 2011, del 27% in centro e del 30% in periferia, con le aree semicentrali che segneranno le performance migliori aumentando mediamente di quasi il 35%”.
Per quanto riguarda gli uffici, i prezzi negli ultimi anni sono rimasti pressochè stabili dopo i massimi storici toccati nel 2007, e la lieve contrazione del 2008 e del 2009. Nel 2012 verrà riconfermata un calo lieve nelle zone periferiche, e un leggero aumento nelle zone più ambite, quelle centrali e semicentrali.