Una recentissima analisi condotta dalla Standard Chartered Plc sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del mercato di Hong Kong potrebbero calare di circa 10 punti percentuali nel corso del 2012, prima di riprendere una strada di crescita più o meno sostenuta, a seconda di quella che sarà l’evoluzione della crisi economico finanziaria internazionale, e i suoi effetti nell’area sud-orientale dell’Asia.
L’amministratore delegato della Standard Chartered, Benjaming Hung, sostiene in proposito che un gran parte di investitori stiano, in questo momento, ai margini del mercato immobiliare: il loro comportamento è, in altri termini, sostanzialmente attendista. “Stanno aspettando” – afferma Hung, ribadendo poi come la propria società di consulenza e di analisi sia convinta che i valori commerciali delle case possano subire evidenti cali nel prossimo esercizio.
I prezzi delle case di Hong Kong sono calati ai minimi degli ultimi sei mesi durante la prima parte del mese di novembre, mentre il numero delle transazioni immobiliari è calato – nel mese di ottobre – ai minimi degli ultimi tre anni, dopo che il governo ha incrementato i requisiti per la richiesta di mutui e l’acquisto di case.
Secondo un’altra ricerca – condotta dalla Barclays Capital Asia – i prezzi potrebbero invece calare di circa 30 punti percentuali entro la fine del 2013, a causa dell’incremento dei tassi di interesse di riferimento sul mercato creditizio di Hong Kong.
Secondo invece la Centraline Property Agency Ltd., l’attuale livello dei prezzi sarebbe inferiore di circa 4 punti percentuali rispetto ai massimi toccati nel mese di giugno, mentre il numero delle operazioni immobiliari riscontrate a novembre 2011 avrebbe subito un crollo pari a 64 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il calo dei prezzi del 2012 dovrebbe permettere alle transazioni di tornare a un livello di normalità, intorno alle 8 – 10 mila operazioni mensili.