Le previsioni per l’evoluzione del mercato immobiliare britannico stanno peggiorando giorno dopo giorno. Gli ultimi mesi, a causa dell’incremento del tasso della disoccupazione e dell’incostante crescita economica, hanno consolidato nella mente degli analisti della Centre for Economics and Business Research la convinzione che l’andamento dei prezzi delle case nel mercato locale sarà peggiore di quanto precedentemente previsto dagli stessi osservatori.
Secondo quanto afferma un comunicato diffuso dal CEBR, i valori commerciali degli appartamenti cresceranno di 1,6 punti percentuali nel 2012, dopo aver subito un calo di 1 punto percentuale nel corso del 2011. Il CEBR aveva precedentemente stimato un incremento dei valori commerciali pari a 2,4 punti percentuali per il prossimo anno. In riduzione anche le stime sulle proiezioni dello sviluppo dei valori commerciali delle case per il successivo triennio, fino al 2015.
I prezzi richiesti dai venditori britannici nel corso del mese di novembre sono già diminuiti del ritmo record da un anno a questa parte. Secondo il CEBR, questo e altri segnali sono l’anticamera per una crescita dei prezzi molto più debole del previsto: complessivamente, i valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo incrementeranno di soli 15 punti percentuali da qui al futuro 2016, supportati principalmente da ristrettezze nell’ampiezza delle case in vendita.
Secondo quanto afferma l’amministratore delegato del CEBR, Douglas McWilliams, “il mercato immobiliare del Regno Unito soffrirà di una carenza delle case in vendita. Ma la carezza dell’offerta e la maggiore disponibilità dei mutui, produrranno solo una crescita molto lenta nei prezzi delle case”. Più o meno similare è l’opinione della Bank of England, secondo cui il mercato immobiliare attraverserà uno “straordinario periodo di aggiustamento” che riguarderà i prossimi anni, spegnendo di fatto le speranze di chi ritiene che il mercato immobiliare dell’area consoliderà ritmi di crescita molto forti.