Dario Castiglia, presidente di Remax Italia, ha elaborato alcune interessanti previsioni sui prezzi delle case nel 2013, a margine della conferenza dedicata all’andamento del settore immobiliare organizzata dal network immobiliare in Italia. Secondo le posizioni di Remax, le distanze tra acquirenti e venditori rimangono elevate, consolidando un gap dalle proporzioni non convenienti: di conseguenza, per entrambe le parti stanno maturando delle opportunità di investimento molto interessanti, anche nel breve termine.
Secondo Remax il 2013 non dovrebbe generare né particolari incrementi di valore, né particolari drammi delle quotazioni. Ciò che è certo è che i tempi di compravendita sono sempre più elevati (oramai intorno agli otto mesi per i residenziali) e che le aspettative di prezzo da parte di acquirenti e di venditori si fanno sempre più distanti.
Molto dipenderà comunque dall’atteggiamento del sistema creditizio. Come sostenuto poco fa da Nomisma, “in attesa di un provvidenziale cambiamento di strategia da parte del sistema bancario, sulla scorta dell’esperienza americana dove il sostegno al mercato dei mutui e le misure a vantaggio delle famiglie in difficoltà nei pagamenti hanno contribuito a migliorare sensibilmente le prospettive, il mercato immobiliare italiano pare fatalmente destinato a non risollevarsi dagli asfittici livelli attuali. ancora oggi, infatti, sono ben oltre un milione le famiglie che si dicono intenzionate ad acquistare un’abitazione, quasi a testimoniare l’esistenza di un le game che prescinde da opportunismi di carattere congiunturale, oltreché di un enorme fabbisogno progressivamente compressosi negli anni recessivi” (vedi anche comprare casa con un’agenzia immobiliare).
Tornando all’Italia, sostiene Castiglia, “questo rimane il miglior momento per acquistare in quanto oggi l’acquirente ha un potere negoziale elevato. Nel momento in cui la prospettiva futura del mercato cambia passando da negativa a positiva, e questo cambiamento sarà improvviso, a causa delle più rosee aspettative il venditore non sarà più disposto a ribassare i prezzi in fase di negoziazione sui livelli attuali. i margini di negoziazione oggi arrivano al 20% del prezzo di vendita e sono da considerarsi già dei normalizzatori dei valori immobiliari”.