Nel corso del secondo trimestre 2012, afferma l’Istat, i prezzi delle case avrebbero continuato la loro discesa commerciale. Tra il mese di aprile e giugno di quest’anno, infatti, l’indice dei prezzi delle abitazioni ha fatto registrare una diminuzione dello 0,4 per cento rispetto al trimestre precedente, e dell’1,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Sebbene la maggior parte dei dati sia essenzialmente negativa, non mancano le parentesi positive relative al segmento delle abitazioni di nuova costruzione.
L’Istat ricorda infatti come i prezzi delle case nuove in vendita siano cresciuti dello 0,5 per cento su base congiunturale e del 2,8 per cento su base annua, mentre l’indice dei prezzi delle abitazioni esistenti è diminuito dello 0,8 per cento sul trimestre precedente e del 3,6 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2011 (vedi anche il nostro focus sugli acquisti case in calo nel corso del terzo trimestre).
Nel primo semestre dell’anno, complessivamente, i prezzi delle abitazioni sono diminuiti dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, media ponderata di un + 3,1 per cento dei prezzi delle abitazioni nuove e di un calo del 2,7 per cento dei prezzi di quelle esistenti.
La flessione dell’1,7 per cento su base tendenziale rappresenta altresì un aggravio rispetto a quella più lieve registrata nel primo trimestre (-0,2 per cento). L’Istat precisa che la produzione di indici ufficiali dei prezzi delle abitazioni sia frutto di un’intensa attività di sperimentazione resasi possibile grazie alla collaborazione della Direzione Centrale Osservatorio del Mercato immobiliare e Servizi Estimativi (OMISE) dell’Agenzia del Territorio che ha consentito di mettere a punto l’attuale procedura di produzione degli indici. Gli indici diffusi sono stati elaborati sulla base dei dati degli atti notarili di compravendita immobiliare di cui sono titolari l’Agenzia del Territorio e l’Agenzia delle Entrate.
Vedremo, con i prossimi monitoraggi, se l’evoluzione dei prezzi subirà l’attesa stabilizzazione, o se proseguirà il decremento dei valori di mercato.