Nonostante la crisi, l’investimento nel mattone inglese si è confermato quale straordinaria fonte di rendimento per coloro che hanno deciso di scommettere sugli impieghi nel real estate durante lo scorso decennio. Una recente ricerca segnala infatti come l’incremento medio delle proprietà immobiliari nei mercati cittadini inglesi sia stato pari a 103 punti percentuali nel corso degli ultimi dieci anni, per un controvalore in termini assoluti che sfiora le 1.000 sterline al mese.
Il prezzo medio di una casa inglese è infatti pari a circa 233.416 sterline, contro le 114.718 sterline del 2011. L’analisi, compiuta dalla Lloyds TSB, rivela altresì che l’incremento tra i due estremi del decennio sarebbe stato pari a 989 sterline per ogni singolo mese dell’ultimo decennio: un ottimo apprezzamento in “conto capitale”, che ha fatto certamente felici gli investitori nel mattone, nonostante la più recente crisi economico finanziaria.
Più della metà dei mercati cittadini indagati dall’analisi della Lloyds, inoltre, hanno visto i prezzi delle case più che raddoppiati rispetto ai valori del 2001. Gli incrementi più forti si sono tuttavia concentrati nel Nord del Paese, con il maggior apprezzamento rilevato nella città di Stanhope, nella contea di Durham, dove il prezzo medio di una casa è cresciuto addirittura di 158 punti percentuali nel corso del decennio, passando da quota 57.502 sterline alle attuali 148.264 sterline. Un altro mercato immobiliare cittadino di Durham, quello di Ferryhill, si conferma come second leader della speciale classifica, con un incremento di 155 punti percentuali.
Altri incrementi particolarmente sostanziosi sono invece stati rilevati nel Lincolnshire (+ 150%), a Stalburn, sulla costa nord orientale, a Helston, in Cornovaglia e a Seahouses, nel Northumberland (+ 145%). Helston è inoltre l’unica città tra le prime dieci per ritmo di incremento, ad essere presente nell’area meridionale dell’Inghilterra.