A Vercelli, una delle otto province del territorio piemontese, la crisi del mercato immobiliare è ben lungi dall’esaurirsi. Stando a quanto emerge da una recente ricerca formulata da Tecnocasa, uno dei principali operatori immobiliari della nazione, infatti, i prezzi delle case e i volumi di compravendita non avrebbero ancora finito la fase decrescente, e il ritmo di contrazione sarebbe davvero preoccupante. Vediamo più nel dettaglio quali sono le considerazioni cui è giunto l’ufficio studi della società, che evidenzia la forte diminuzione del numero delle compravendite formalizzate dalle agenzie.
Stando alle proiezioni compiute, ad esempio, viene rilevato che nel corso del primo semestre del 2012 i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel capoluogo sarebbero diminuiti di circa 7,7 punti percentuali, per una variazione negativa record in tutta la regione.
Logico ritenere che a un simile calo possa corrispondere un boom di interesse da parte di privati e aziende, desiderosi di metter mano sulle proprietà immobiliari a un costo piuttosto conveniente, prima che la curva dei prezzi riprenda la salita. Tuttavia, è altrettanto evidente che le famiglie sono pressochè impossibilitate ad acquistare casa a causa di una forte contrazione dei mutui casa, oramai quasi impossibili da accendere a causa delle ristrettezze creditizie delle banche. Un ruolo negativo è inoltre giocato dal cambiamento dell’ordinamento normativo, con l’Imu che incombe a falcidiare i portafogli delle famiglie stesse.
Proprio in seguito alle motivazioni di cui sopra, è emerso che in provincia di Vercelli, nei primi quattro mesi di quest’anno, il mercato dei mutui ha subito una variazione negativa del 55 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. La situazione di Vercelli non è, ad ogni modo, la peggiore della regione: ad esser messe sicuramente peggio sono infatti le altre aree, che hanno fatto riscontrare valori ancora più elevati in termini di contrazione: Novara (-62%), Asti (-65%), e Biella (-69%).