Prezzi delle case ed andamento del mercato immobiliare in Italia a marzo 2025

Occhio all’andamento del mercato immobiliare in Italia a marzo 2025. La Banca Centrale Europea (BCE) esprime preoccupazione riguardo alla persistente elevazione dei prezzi delle abitazioni nell’area euro, anticipando nel suo bollettino economico che tale tendenza, lungi dall’essere un segnale positivo, potrebbe rappresentare un rischio per la stabilità economica complessiva. L’analisi della BCE confronta la reazione del mercato immobiliare alla crisi finanziaria del 2007 con quella successiva alla pandemia.

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Focus sul mercato immobiliare a marzo 2025

Nel 2024, i prezzi immobiliari hanno mostrato un “aggiustamento limitato” rispetto ai massimi toccati nel 2022, mantenendosi su livelli considerati ancora “elevati”. Contrariamente alle aspettative di una significativa correzione, le valutazioni delle case non sembrano destinate a diminuire, un fattore che potrebbe ostacolare l’offerta e, di conseguenza, alimentare ulteriormente la crescita dei prezzi.

Nel terzo trimestre del 2024, il prezzo medio delle abitazioni nell’area euro ha superato il picco del 2022. Il calo registrato nell’ultimo anno, pari al 3%, viene considerato dalla BCE come “relativamente modesto e di breve durata”, soprattutto se confrontato con la flessione del 5% osservata dopo la crisi del 2007, che interessò la quasi totalità dei paesi dell’area.

Questa volta, la contrazione dei prezzi ha coinvolto un numero inferiore di paesi, limitandosi a dodici e con una diminuzione media più contenuta. In particolare, la flessione ha interessato principalmente paesi centrali come la Germania. Sulla base di queste dinamiche di mercato, la BCE prevede che il prezzo medio delle case continuerà la sua ascesa. La recente diminuzione viene interpretata come un semplice riallineamento successivo a una fase recessiva. Pertanto, nonostante i livelli di prezzo già elevati, la BCE si aspetta una rinnovata crescita nel settore immobiliare, sollevando interrogativi sulle implicazioni per l’accessibilità all’abitazione e la stabilità macroeconomica.

Elaborando gli ultimi dati e le previsioni sul mercato immobiliare, emerge un quadro differenziato tra l’andamento globale e la situazione specifica italiana. Il recente report di S&P evidenzia una robusta crescita dei prezzi nominali delle case nel 2024 a livello internazionale. Questa performance ha indotto gli analisti a rivedere al rialzo le stime per il triennio 2025-2027, prevedendo un incremento medio annuo dei prezzi immobiliari intorno al 3%.

Concentrando l’attenzione sul contesto italiano, l’analisi di Tecnocasa delinea uno scenario di stabilità per quanto riguarda il numero di compravendite. Per il 2025, si stima un volume di transazioni immobiliari compreso tra 710 e 720 mila unità, in linea con i livelli registrati nel 2024.

Per quanto concerne l’evoluzione dei prezzi in Italia, Tecnocasa prevede una crescita più contenuta, oscillante tra lo 0% e il +2%. Tuttavia, l’analisi sottolinea una marcata eterogeneità all’interno del mercato. Gli immobili di pregio dovrebbero mantenere o addirittura aumentare il proprio valore, beneficiando di una domanda resiliente. Al contrario, gli immobili che necessitano di interventi di ristrutturazione potrebbero sperimentare una stabilità dei prezzi o, in alcuni casi, una leggera flessione. Questa dicotomia riflette una crescente attenzione degli acquirenti verso la qualità e l’efficienza energetica degli immobili, influenzando le dinamiche di prezzo nei diversi segmenti del mercato italiano.

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