I lavoratori atipici possono comunque diventare proprietari di una casa. Il loro problema principale è nell’accensione di un mutuo o di un prestito bancario, ma ormai ci sono degli istituti di credito che aprono le porte anche a questo tipo di lavoratori, soprattutto se intendono comprare la prima casa.
I mutui per i lavoratori atipici sono proprio come quelli degli altri lavoratori: non sempre richiedono la presenza di un garante ma sono legati alla sottoscrizione di polizze assicurative che permettono di coprire i costi delle rate del piano d’ammortamento nel caso in cui il lavoratore perda il suo impiego, oppure muoia, oppure sia impossibilitato a lavorare.
Le tipologie di mutuo per lavoratori atipici sono quindi a tasso fisso o variabile, a rata fissa e via dicendo. Le differenze saranno soprattutto nella durata del mutuo, nelle differenze dell’importo della rata. Generalmente questi finanziamenti offrono la possibilità di interrompere il pagamento delle rate per 6 mesi in caso di fine del contratto di lavoro. L’agevolazione può essere richiesta al massimo due volte nell’arco dell’intera durata del mutuo.
Un mutuo molto conveniente per i lavoratori atipici è quello di Unicredit che propone il “Mutuo progetto lavoro” con cui si possono richiedere dai 50 ai 200 mila euro per l’acquisto della prima casa senza avere necessariamente un garante e in assenza di un contratto a tempo indeterminato. Il tasso è fisso o variabile.
Intesa Sanpaolo, invece, offre il “Mutuo Giovani” che è concesso anche ai lavoratori atipici di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Per i lavoratori atipici è obbligatoria una polizza assicurativa che non ha costi per il cliente. L’unica particolarità condivisa da questi finanziamenti sono i tassi d’interesse leggermente più altri di quelli disponibili sul mercato.