La vendita degli immobili pubblici era considerata un tassello determinante per la riduzione del debito pubblico. Ma a quanto ammonta il valore del patrimonio immobiliare dello Stato? Quali sono le più recenti stime di un calcolo che – occorre ricordarlo – risulta essere di ben complessa esecuzione? Cerchiamo di comprendere quanto valgono gli immobili pubblici, e in che modo lo Stato può trarre soddisfazione finanziaria da un potenziale efficiente impiego.
Secondo quanto dichiarato dal direttore della Direzione finanza e privatizzazioni del dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia, Francesco Parlato, nel corso di un’audizione alla Camera, “una preliminare stima del valore di mercato delle unità immobiliari pubbliche risulta nell’ordine di 340 miliardi di euro”.
A tale cifra, prosegue Parlato, si è arrivati “valutando gli immobili dello Stato sulla base del valore di bilancio, ovvero 55 miliardi circa, e quelli delle altre amministrazioni ai prezzi medi di mercato elaborati dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio, circa 285 miliardi (vedi anche Previsione immobiliare Italia – Ance).
Per quanto concerne la destinazione d’uso, il 70 per cento della superficie è utilizzato nello svolgimento di attività istituzionali, mentre il 47 per cento è destinato a unità immobiliare ad uso residenziale. Parlato ha inoltre chiarito che “il censimento del patrimonio pubblico è finalizzato alla sua valorizzazione e dismissione per la riduzione del debito pubblico”, sottolineando altresì come “l’Agenzia del Demanio ha individuato circa 350 immobili, del valore di circa 1,2 miliardi, potenzialmente conferibili ad uno o più fondi immobiliari”.
Il direttore ha infine spiegato come “agli immobili si aggiungono 760 mila terreni, per una superficie di 1,3 milioni di ettari e un valore stimato “nell’ordine di 300 miliardi di euro” (vedi anche Imu 2013 interamente comunale).
L’eventuale vendita di parte del patrimonio, tema sul quale torneremo nelle prossime settimane, avverrà mediante le attività di una sgr.