NHBC rivela che il mercato immobiliare britannico sarebbe vicino a uscire dalla crisi, e che il 2010 potrebbe essere definitivamente l'anno del rilancio.
Nemmeno il tempo di metabolizzare le conclusioni cui è giunto Bloomberg, che ci tocca presentare un nuovo report che smentisce parzialmente quanto previsto dagli economisti del media americano.
Secondo una ricerca ancor più recente diffusa dal National House Building Council (NHBC) infatti, il mercato immobiliare del Regno Unito potrebbe oramai essere vicino al punto di maggior crisi, e dovrebbe pertanto prepararsi a una ripresa che dovrebbe iniziare già nel 2010.
In particolare, il National House Building Council ha preso in esame il numero di nuove registrazioni immobiliari nell’area durante il mese di ottobre, scoprendo che il decimo mese del 2009 è stato il più prolifico – in tal senso – dal mese di luglio del 2008.
Le registrazioni agli uffici competenti sono infatti salite a 9.163 unità e, nei tre mesi terminati a ottobre 2009, il numero sarebbe pari a 24.896 unità, il 27% in più rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno.
Il report del National House Building Council dimostra inoltre come il mercato immobiliare britannico si sia rafforzato sensibilmente dopo il calo dei prezzi di quasi un quinto rispetto ai valori massimi dell’autunno del 2007, e si starebbe pertanto predisponendo per un rimbalzo che durerà per i prossimi anni.
National House Building Council ha poi definito come incoraggianti i dati del mese di ottobre, che dimostrano come l’area di Londra abbia conseguito il maggior numero di autorizzazioni per la realizzazione di nuovi appartamenti, davanti all’area sudorientale inglese.
Sempre nello stesso mese di ottobre, inoltre, i prezzi delle case del Regno Unito sono cresciuti del doppio rispetto a quanto stimato dagli economisti. Il merito va attribuito anche all’attuale livello dei tassi di interesse di riferimento, straordinariamente bassi rispetto al recente passato.
National House Building Council conclude poi la sua analisi con una ventata di cautela, sostenendo che per l’industria delle costruzioni le difficoltà potrebbero ripresentarsi anche nei prossimi mesi.