Regno Unito, nel mese di febbraio del 2010 registrato il primo decremento da aprile 2009.
Nel Regno Unito il mese di febbraio si è chiuso con l’avvio di un ciclo decrescente nei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo: un fenomeno che nell’area ora oggetto di approfondimento nel presente post, non si avvistava da dieci mesi, e cioè da quell’aprile del 2009 che diede l’inizio di una fase piuttosto lunga di un graduale ma continuo incrementi dei prezzi delle case, che a gennaio aveva tuttavia sollevato le prime incertezze.
Secondo il report condotto dalla Nationwide Building Society, ad ogni modo, il costo di una proprietà immobiliare ad uso abitativo in Regno Unito avrebbe subito in media un decremento di un punto percentuale rispetto al mese precedente, portandosi a quota 161.320 sterline. La notizia è stata diffusa pochi giorni fa dalla NBS attraverso un comunicato stampa che ricordava come i prezzi siano ancora inferiori del 13% rispetto al livello massimo toccato nell’inverno del 2007, ma come siano comunque superiori di oltre 9 punti percentuali rispetto allo stesso mese di febbraio dell’anno precedente.
Dicevamo, in ogni caso, che le prime incertezze sul futuro a breve termine del mercato immobiliare britannico comparvero già nel corso del mese di gennaio, quando un clima piuttosto ostile falcidiò il numero di compravendite immobiliari della zona, dimezzandole rispetto alle precedenti stime degli analisti.
Ad ogni modo, la fiducia nei confronti del mercato immobiliare e, più in generale, dell’intera economica britannica sembra essere in crescita. Nel mese di febbraio, infatti, l’indice che misura la fiducia dei consumatori privati è cresciuta, così come incrementata è anche la stima sulla crescita della produzione interna lorda dell’area.
Insomma, pur con fatica, la recessione sembra essere definitivamente alle spalle, e il 2010 potrebbe costituire un primo periodo di rodaggio verso una più decisa e dinamica ripresa delle contrattazioni e dei prezzi delle proprietà immobiliari.