Nel Regno Unito i costruttori fanno incetta di terreni, ora acquistabili a prezzi scontatissimi.
I costruttori di case del Regno Unito stanno in questi mesi facendo tesoro dell’elevata convenienza dei terreni edificabili, i cui valori commerciali sono calati fortemente nel corso degli ultimi due anni, in concomitanza con l’esplosione della crisi economico-finanziaria, che ha avuto significativi riflessi commerciali sull’intero panorama immobiliare abitativo dell’area.
Riporta infatti una stima della società londinese Savills, che i prezzi medi ai quali vengono effettuate le transazioni di compravendita di terreni sarebbero pari a circa un terzo dei picchi massimi toccati durante il 2007, poco prima, cioè, dell’avvento dell’ultima crisi di settore.
La stessa Savills riporta inoltre come il tasso di “sfruttamento” di tali terreni sia ad oggi piuttosto basso, e caratterizzato da un atteggiamento attendista da parte delle stesse compagnie di costruzione, che stanno evidentemente attendendo momenti più propizi per mettere a profitto i lotti acquisiti.
Si fanno intanto sempre più frequenti le stime pessimistiche sull’andamento del mercato immobiliare del Regno Unito, che non potrà che essere condizionato pesantemente dalla flessione della spesa pubblica già preannunciata dal governo, e che si appresta a divenire il più grave taglio della storia dalla Seconda Guerra Mondiale in poi.
I prezzi delle case sono già calate durante la prima parte del 2010 a causa della crescente offerta di settore. Uno scenario che ha avuto una battuta d’arresto durante l’attuale estate, quando il mercato ha fornito alcuni elementi di stabilità, ma che non potrà generare l’attesa inversione di tendenza almeno fino alla prima parte del 2011.