Secondo quanto affermato dall’ultimo rapporto previsionale di Scenari Immobiliari, la ripresa del settore si otterrà solamente nel 2013 inoltrato. Una stima che pertanto ricalca le impressioni già formulate da altre osservazioni diffuse nel corso degli ultimi mesi, e che vedrebbe il real estate italiano in procinto di raggiungere la tanto attesa stabilizzazione sul brevissimo termine temporale, per poi invertire la tendenza, e assumere una connotazione prettamente positiva, durante la seconda metà del prossimo esercizio finanziario.
Come segnalato sul sito internet di Borsa Italiana, infatti, dopo cinque anni la crisi del mercato immobiliare italiano sembra finalmente essere in procinto di voltare pagina. Sebbene le criticità non siano ancora terminate, si può certamente affermare che l’uscita dal tunnel è estremamente più vicina di quanto non fosse appena pochi trimestri fa.
Stando a Scenari Immobiliari e al suo report “European Outlook 2013”, infatti, dopo un lustro nero gli 80 principali operatori di settore del vecchio Continente prevedono finalmente l’inizio della ripresa nel corso della seconda metà del 2013. In Italia, in particolar modo, ripartirà prima il settore residenziale e poi, ma solo nel 2014, gli altri settori (qui il nostro focus su dove comprare casa a settembre 2012).
Presentato qualche giorno fa a Milano da Mario Breglia, presidente dell’Istituto di ricerche, e da Paola Gianasso, responsabile mercati esteri, lo studio precisa come il fatturato dei cinque maggiori Paesi europei avrà un calo dell’1,3% quest’anno, con prevista inversione l’anno prossimo con un +1,6%, superando, i 616 miliardi di euro. Il mercato italiano chiuderà il 2012 con un segno negativo per 2 punti, a 110 miliardi di euro, ma invertirà il segno in positivo già nel 2013.
“Lo scorso anno” – ha commentato Breglia – “avevamo parlato di un mercato ancora difficile, con una ripresa prevista solo nel 2015. L’andamento conferma questa linea con un andamento ancora stazionario nel 2013, ma senza crolli. In linea con quanto sta accadendo negli altri Paesi. I prezzi delle case sono calati dell’undici per cento in cinque anni, come la media europea (…) Ma la ripresa non scende dal cielo ma è necessario che tutti lavorino perchè questo accada. Come in altri Paesi europei occorrono stimoli fiscali per i privati acquirenti e norme che attirino gli investimenti esteri (non certo le autoriduzioni di canoni della pubblica amministrazione). Aiuti ai fondi immobiliari che investono in residenza. Sicuramente vanno anche ripensati i prodotti, meno cari e più ecosostenibili”.