In Europa entro l’anno 2012 ogni singolo Paese del Vecchio Continente dovrà andare a fissare, in materia di prestazione energetica delle unità immobiliari, dei requisiti minimi. A metterlo in risalto è stato il Sunia, il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari, sottolineando in particolare con una nota come da un lato la nuova direttiva europea nel nostro Paese vada applicata, ma come dall’altro occorrano nello stesso tempo sia incentivi al risparmio energetico, sia meccanismi di detrazione di imposta a favore delle famiglie.
Nel luglio scorso, con l’entrata in vigore della nuova direttiva europea, in accordo con quanto ha dichiarato il Segretario Generale del Sunia, Franco Chiriaco, sono state poste le basi per far aumentare in via obbligatoria le prestazioni energetiche degli edifici e delle case.
Tutto ciò, pur tuttavia, nel nostro Paese si va letteralmente a scontrare con la prossima scadenza delle detrazioni Irpef al 55% sugli interventi in materia di efficienza energetica degli immobili che l’attuale Governo in carica non sembra abbia intenzione di prorogare. E ciò nonostante sulle famiglie italiane vada a pesare in materia di energia consumata dagli edifici un costo elevatissimo che genera e comporta sprechi, inefficienze, ma anche inquinamento.
Per questo il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari (Sunia) caldeggia la messa a punto a favore delle famiglie strumenti di finanziamento e di incentivazione fiscale che garantiscano un reale rilancio dell’edilizia e del piano energetico nazionale per quel che riguarda la riqualificazione energetica anche con una diversificazione delle fonti. Tutto ciò, tra l’altro, si spingerebbe verso quegli obiettivi di risparmio energetico e di abbattimento delle emissioni di anidride carbonica che l’Italia è chiamata a rispettare entro l’anno 2020 così come previsto dagli impegni che sono stati ufficialmente presi in sede comunitaria. Il bonus al 55% sulla riqualificazione energetica, lo ricordiamo, dalla sua introduzione non è sinora “passato di moda” visto che di recente proprio l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che le comunicazioni di avvio dei lavori sono in continuo aumento.