Secondo quanto afferma Casa24, magazine de Il Sole 24 Ore, il segmento delle seconde case costituisce oggi giorno circa il 5% del totale delle transazioni immobiliari, per un volume di operazioni pari a circa 32 mila unità, su un livello che nel 2011 dovrebbe essersi fermato di poco sotto la soglia delle 600 mila unità (dati Scenari Immobiliari). A ben vedere, pertanto, il segmento delle compravendite delle seconde case costituisce una parte fortemente minoritaria della torta real estate italiana, tanto da essere superata dal volume delle compravendite delle case all’estero (circa 35 mila unità nello stesso periodo di riferimento temporale).
Ad ogni modo, i dati non sembrano tenere conto di quanto accade nelle grandi città, considerato che non risultano essere attualmente quantificabili le operazioni di acquisto delle seconde abitazioni a Roma, Firenze o altre aree urbane. Assumendo come dati di partenza i numeri del 2005, rileviamo altresì una evidente contrazione del segmento, considerando che nel corso di quell’anno le transazioni si erano fermate a quota 48 mila, oltre 16 mila unità in più di quelle stimate per il 2011.
Per quanto concerne il prezzo delle seconde case, il valore commerciale delle abitazioni sta reggendo unicamente nelle zone maggiormente ricercate. La crisi del mercato immobiliare sembra in tal senso avere colpito principalmente le abitazioni situate in quelle località dove si è costruito molto e, a volte, in maniera perfino indiscriminata. Nelle zone più in come Porto Santo Stefano, Forte dei Marmi, Santa Margherita Ligure (per il mare) o Cervinia, Courmayeur, Cortina e Madonna di Campiglio (per la montagna) i prezzi sono infatti aumentati in proporzioni comprese tra 1,5 punti percentuali e 2 punti percentuali, a dispetto delle difficoltà dell’immobiliare italiano ed europeo, e della presunta crisi del settore top del mattone tricolore.
Continueremo a tenervi informati sugli sviluppi del comparto.