La riforma riguardante la mediazione creditizia è approdata in Italia al Consiglio dei Ministri. A darne notizia è stata la Fiaip, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali che non ha nascosto la propria preoccupazione in merito ad una riforma che, se approvata così com’è, rischia di mandare letteralmente sul lastrico ben 60 mila piccole e medie imprese che in Italia operano nel settore.
Per questo i mediatori creditizi e gli agenti immobiliari rappresentati dalla Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) dicono “no” ad una riforma che, secondo la Federazione, non permetterà più tra l’altro al consumatore di poter sia scegliere, sia confrontare tra di loro le offerte di mutuo proposte dai vari Istituti di credito.
Paolo Righi, Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip), ha non a caso sottolineato come con la riforma si andranno ad avvantaggiare le grandi banche e si andranno nello stesso tempo ad estromettere in materia di mediazione creditizia, credito al consumo ed operazioni finanziarie non solo i mediatori, ma anche quelle banche di piccole dimensioni che in materia di accesso al credito si vanno ad appoggiare a delle reti terze.
Quindi, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali ha apertamente chiesto al Governo di aprire immediatamente un Tavolo di Concertazione con gli agenti immobiliari e con i mediatori creditizi al fine di salvare decine di migliaia di PMI del comparto che, altrimenti, non potranno far altro che cessare la loro attività.
Il Decreto arrivato al Consiglio dei Ministri, tra l’altro, impedirà agli agenti immobiliari di poter segnalare delle offerte di mutuo alla propria clientela se questi finanziamenti immobiliari risultano essere funzionali alla compravendita. Ed il tutto, come sottolineato dal Presidente Righi, a fronte invece delle catene commerciali della distribuzione che in maniera indisturbata operano nel credito al consumo segnalando alle famiglie le proposte di finanziamento.