Gli ultimi dati sulle compravendite immobiliari, che riguardano il nostro mercato, spiegano che le compravendite sono in aumento e stanno tornando ai livelli del 2012. E anche se siamo lontani dagli anni “di picco” come il 2007, non ci può comunque lamentare.
Comprare casa è qualcosa che, prima o poi, interessa tutti i cittadini. Nel 2015, dicono gli ultimi dati ufficiali, son stati effettuati 444 mila rogiti. Nove anni fa, invece, erano 809 mila.
A dirlo è l’Agenzia delle Entrate nel suo consuntivo dove spiega che l’anno passato sono stati registrati 44.636 passaggi di proprietà di abitazioni, un numero in aumento del 6,5% rispetto al 2014. Il problema è nel fatto che già nell’ultimo trimestre 2015 i dati non sono confortanti e si è passati dal +10,8% del terzo trimestre al +9,4% del quarto trimestre. Un livello comunque buono ma mai paragonabile con il 2007.
Quali altri dati sono interessanti?
Il mercato è risultato più florido nei comuni capoluogo (+7,1%) rispetto a quelli in provincia (+6,2%). Tra le grandi città ha fatto registrare buone performance Milano, che ha visto una crescita delle vendite del 13,4%. Spostandoci a Sud e per l’esattezza nella Capitale, i numeri diventano più tristi visto che la crescita delle vendite a Roma ès tata a malapena dello 0,8% Il Corriere della Sera che come molte altre testate nazionali ha riportato questi dati, scrive anche qualcosa sul rapporto vendite-mutui
Il consuntivo 2015 delle compravendite consente anche di fare il punto sulle erogazioni di mutuo, un aspetto che in questi giorni è in primo piano nella cronaca politica. I finanziamenti erogati per l’acquisto di residenze sono stati 193.350, con un incremento significativo del 19,5% rispetto al 2014, ma si tratta di un dato molto minore del +97,1% di erogazioni di cui parla l’Associazione bancaria italiana.