Secondo quanto riferisce il Dipartimento del Commercio di Washington, le vendite di nuove case sul territorio statunitense sarebbero diminuite oltre i livelli previsti dagli analisti durante il mese di gennaio, riflettendo di fatto un declino influenzato soprattutto dal cattivo trend nelle aree occidentali e meridionali.
Le vendite sono così diminuite del 13% su base annua, per un volume annualizzato pari a 284 mila unità, contro proiezioni della maggioranza degli analisti pari a oltre 300 mila unità, e deludendo così le principali stime di riferimento tra gli osservatori di settore.
Come già anticipato, la domanda ha subito una flessione che sembra essere piuttosto pesante soprattutto nell’area occidentale, dove la contrazione è stata di ben 37 punti percentuali, e nelle regioni meridionali, dove invece la contrazione è stata del 13%.
Secondo le nuove previsioni formulate, la dinamicità dei pignoramenti manterrà particolarmente depressi i prezzi delle nuove case anche per quanto concerne la restante parte del 2011. Un’altra determinante gravosa sarà invece il tasso di disoccupazione, che rimarrà al di sopra del 9%.
Non è infine escluso che una terza determinante, forse addirittura più influente, sia quella relativa alle potenziali ulteriori ristrettezze creditizie che gli istituti di credito statunitense potrebbero mettere in atto nel corso dei prossimi trimestri.