Negli Stati Uniti cresce il numero di preliminari di vendita sottoscritti. Ma preoccupa ancora l'andamento della disoccupazione...
Il numero di preliminari di acquisto di case già esistenti sul mercato immobiliare statunitense è cresciuto ancora, per il secondo mese consecutivo, evidenziando i primi segnali di stabilizzazione del real estate a stelle e strisce.
I dati forniti dalla NAR riferiscono infatti che il numero di compromessi per l’acquisto di case usate è salito di 4,3 punti percentuali ad agosto, su base annua, per una proporzione di crescita che va oltre le previsioni, mantenendosi tuttavia inferiore di 18,4 punti percentuali rispetto ad un confronto su base mensile.
Le firme sui preliminari sono cresciute in tre delle quattro marco-regioni in cui è suddiviso il mercato immobiliare degli Stati Uniti d’America, con uno sviluppo particolarmente importante nel Sud, dove l’incremento è stato di 6,7 punti percentuali, contro il + 6,4% dell’Ovest e il 2,1% nel Midwest. In controtendenza, in flessione di 2,9 punti percentuali, i preliminari di vendita nel Nord-Est.
A rilanciare il dato sono stati soprattutto i tassi di interesse applicati sulle operazioni finanziarie immobiliari, attualmente su livelli di significativa convenienza storica. Il tasso medio fisso per un mutuo a 30 anni è infatti pari a 4,32 punti percentuali, per un minimo storico record.
Continua tuttavia a destare preoccupazione l’andamento della disoccupazione, con un tasso medio del 9,6% nel 2010, e pertanto in crescita rispetto al 9,3% del 2009, e con un calo previsto nel 2011 a quota 9,2%, troppo elevato per poter garantire un pieno supporto alla ripresa del volume di compravendite di case nuove e usate.