Standard & Poor's ha pubblicato gli ultimi dati relativi all'andamento dei prezzi delle case nel mercato statunitense.
I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle 20 aree metropolitane più ampie degli Stati Uniti sono cresciuti meno del previsto durante il mese di febbraio, sulla base di un confronto effettuato con il livello dei valori immobiliari abitativi dello stesso periodo dello scorso anno: secondo gli analisti, questo dato confermerebbe il pensiero di coloro che ritengono che la ripresa del mercato immobiliare abitativo statunitense impiegherà un arco temporale piuttosto lungo.
L’indice Standard & Poor’s / Case – Shiller è infatti cresciuto dello 0,6% rispetto al mese di febbraio 2009: si tratta di un incremento piuttosto lieve, ma rappresenta pur sempre una inversione di tendenza, visto e considerato che è il primo aumento dei prezzi dal mese di dicembre del 2006. Il dato è ad ogni modo inferiore di quasi il 50% di quanto prevedevano la maggioranza degli economisti locali.
Sempre nello stesso mese di febbraio, Standard & Poor’s ricorda che i prezzi delle case si sono mantenuti il 30% più bassi dei picchi toccati nel mese di luglio del 2006, indicando in maniera piuttosto palese che il mercato impiegherà probabilmente diversi anni per riprendersi dalla recessione recente, e recuperare tutto il terreno perso nel terribile biennio appena trascorso.
La ripresa delle attività del mercato immobiliare non potrà d’altronde non prevedere una crescita dell’occupazione statunitense, che possa rinvigorire la domanda di finanziamenti immobiliari e di acquisto di prime e di seconde case.
Infine, delle 20 aree monitorate da Standard & Poor’s, ben 11 hanno mostrato ancora un declino su base annua, guidate ancora una volta dalla zona di Las Vegas, dove i prezzi sarebbero calati addirittura di 15 punti percentuali. A Tampa la flessione è stata più lieve ma pur sempre molto significativa, e pari a 6 punti percentuali. L’area “best performer” degli Stati Uniti è infine stata San Francisco, dove è stato riscontrato l’incremento su base annua più importante, pari a 12 punti percentuali.