Stati Uniti, la situazione migliora, ma rimane ancora la grande incognita rappresentata dagli effetti dell'andamento del mercato del lavoro sull'immobiliare locale.
L’Agenzia governativa di riferimento per il settore immobiliare negli Stati Uniti ha fornito i dati ufficiali sull’andamento del terzo trimestre 2009.
Il periodo ora in esame ha innanzitutto visto i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo diminuire del 3,8% rispetto allo stesso livello dello scorso anno: un calo ancora piuttosto significativo, ma pur sempre il declino meno rilevante dal primo trimestre del 2008. Sulle determinanti di questo miglioramento dello scenario, non sembrano esserci molti dubbi. Come più volte abbiamo sottolineato qui su Io Compro Casa, il merito della ripresa nel breve termine sembra vada ricercato principalmente negli incentivi fiscali predisposti per gli acquirenti della prima casa.
Su base mensile, invece, i prezzi sembrano essere praticamente invariati dal mese di settembre al mese di agosto. Risultano essere invece più alti dello 0,2% rispetto a quelli del secondo trimestre dello stesso anno.
In tutte e nove le regioni statunitensi monitorate dall’Agenzia, su base annua i prezzi hanno confermato il calo del terzo trimestre.
A conferma dell’incertezza che regna sulle previsioni per il 2010, abbiamo letto poche ore fa nuovi report sul prossimo anno, che smentiscono parzialmente le conclusioni riportate sul blog qualche giorno addietro. Parte degli economisti è infatti convinta che tale ripresa non durerà a lungo, e che non vi sarà alcun nuovo sviluppo del mercato immobiliare fino a quando la crescente disoccupazione non troverà freno. Analisi che, di fatto, comporta un rinvio a data da destinarsi (ma comunque successiva alla fine del primo semestre) per ciò che riguarda il rilancio del real estate locale, visto che il tasso di disoccupazione è dato in doppia cifra per almeno i primi sei mesi del prossimo anno.
Fannie Mae ha a tal proposito pubblicato un nuovo report che fornisce una stima del tasso di disoccupazione al 10,4% nel primo trimestre del 2010; una soglia che dovrebbe tuttavia costituire anche un limite massimo delle persone in cerca di lavoro, e che dovrebbe migliorare già da aprile.