Stati Uniti, come ogni anno, Warren Buffett ha diramato le proprie considerazioni sul futuro del mercato immobiliare statunitense residenziale.
Attese come ogni anno, qualche giorno fa sono state pubblicate le considerazioni di Warren Buffett sul futuro del mercato immobiliare statunitense nel segmento residenziale. Considerazioni contenute in una lettera che l’uomo d’affari americano ha inviato, come ogni anno, agli azionisti della Berkshire Hathaway, compagnia del Nebraska del quale Buffett è chairman e chief executive officer.
Buffett ha in sintesi dichiarato che a suo parere il mercato del real estate residenziale americano continuerà a calare per tutto il 2010, e – sebbene in maniera meno insistente rispetto al periodo recente – anche per gran parte del 2011. Nella sua lettera annuale il miliardario americano è infatti stato piuttosto esplicito, sostenendo che entro circa un anno “i problemi del mercato residenziale dovrebbero essere ampiamente dietro di noi”, con i “prezzi che rimarranno lontani dai livelli della “bolla””, anche se “per ogni venditore colpito da ciò, vi sarà un acquirente che ne trarrà beneficio”.
Insomma, a quanto pare la fine del declino della crisi del mercato immobiliare sembra esser giunto quasi alla fine. Le conseguenze saranno particolarmente negative, perché è stato previsto da più parti che entro il 2010 più di un quinto dei titolari di un finanziamento immobiliare negli Stati Uniti saranno debitori di un ammontare ben superiore al valore commerciale della propria casa.
La situazione di cui sopra sarà particolarmente delicata, da affrontare, soprattutto per quelle persone in difficoltà nella restituzione delle rate dei prestiti immobiliari, che raramente troveranno occasione di rinegoziare il proprio mutuo.
La conseguenza è che vi è un grande rischio che il volume dei pignoramenti del 2010 possa addirittura superare le già drammatiche stime che prevedono in 3 milioni di unità il numero di case espropriate: un volume di proprietà immobiliari che dovrebbe riempire ulteriormente le linee delle offerte del mercato delle case, contribuendo a trattenere al ribasso di prezzi delle abitazioni.