Negli Stati Uniti quella di fine agosto è stata la quinta settimana consecutiva di crescita nel volume dei finanziamenti immobiliari.
Il numero dei finanziamenti immobiliari concessi negli Stati Uniti è cresciuto ancora, conseguendo la quinta settimana consecutiva di incremento. A determinare questo nuovo rialzo da parte dell’attività creditizia delle banche è stato l’ulteriore ribasso dei costi sui mutui, con dei tassi di interesse debitore oramai ai minimi storici.
Di conseguenza, la Mortgage Bankers Association ha dichiarato che il proprio indice di riferimento sulle erogazioni di finanziamenti immobiliari avrebbe subito un incremento di 2,7 punti percentuali durante l’ultima settimana per la quale è disponibile un monitoraggio consuntivo (il 27 agosto).
All’interno di tale dato, è inoltre possibile evidenziare un buono sviluppo dei rifinanziamenti (cresciuti di 2,8 punti percentuali) e un più tiepido, ma pur positivo, sviluppo dei mutui per acquisto (incrementati di 1,8 punti percentuali).
L’Associazione sostiene che la causa principale della crescita dei rifinanziamenti sia provocata dal ribasso dei tassi di interesse, che per le operazioni a 30 anni sono ora pari, mediamente, a 4,43 punti percentuali, per il livello più basso dal 1990, e contro i 4,55 punti percentuali della scorsa settimana. Sui mutui a 15 anni, il tasso medio è di 3,88 punti percentuali rispetto ai 3,91 punti percentuali della settimana scorsa.
Positivo è anche l’andamento dei mutui per acquisto, che per gran parte dell’inizio del secondo semestre avevano sofferto la scomparsa del benefit fiscale di 8 mila dollari che l’amministrazione governativa statunitense aveva predisposto per favorire le operazioni di acquisto di una prima casa.