Stati Uniti, il livello di erogazioni di nuovi mutui cala di quasi 6 punti percentuali. Male soprattutto i rifinanziamenti.
La Mortgage Bankers Association ha dichiarato che il proprio indice – che misura il volume di erogazioni di finanziamenti immobiliari – è calato di 5,9 punti percentuali nella settimana terminata il 18 giugno 2010 rispetto a quanto conseguito nel corso della settimana precedente, a principale causa di una forte flessione delle richieste di rifinanziamenti, il cui trend ha assunto connotazioni superiori ai decrementi medi.
Complessivamente, la MBA ha dichiarato che le erogazioni di finanziamenti immobiliari negli Stati Uniti sono calati del 5,9% rispetto ai massimi semestrali toccati nella settimana precedente, con un peso dei rifinanziamenti particolarmente evidente, considerato che le richieste di mutui per sostituzione di precedenti finanziamenti sono diminuite del 7,3% su base settimanale, mentre le richieste di mutui per acquisto casa hanno subito una flessione dell’1,2%.
Il mercato immobiliare – osservano le principali analisi di settore – si sta improvvisamente raffreddando in seguito all’esaurimento dei termini utili per la richiesta del beneficio fiscale di 8 mila dollari in precedenza riservato per tutti gli acquirenti di una prima casa che formalizzassero un preliminare di vendita entro il 30 aprile 2010, e realizzino una compravendita entro la data odierna.
Un effetto largamente prevedibile, quello conseguente all’esaurimento dei termini, che sta tuttavia assumendo delle proporzioni più gravi di quanto stimato.
Per ciò che concerne infine il livello dei tassi di interesse, che si presume possano rimanere su basse soglie per sviluppare quanto più possibile una ripresa delle attività, quelli medi a 30 anni si sono abbassati ulteriormente, mentre quelli a 15 anni hanno toccato il 4,19%.