Negli Stati Uniti i mutui sono dati in crescita secondo i livelli di metà ottobre.
Secondo quanto rivela uno studio condotto dalla Mortgage Bankers’ Association, l’associazione di riferimento dei banchieri degli Stati Uniti, nel Paese nordamericano le erogazioni di finanziamenti immobiliari sarebbero cresciute di 3,2 punti percentuali nella settimana terminata il 22 ottobre, con un buon andamento dei mutui per acquisti e dei mutui per rifinanziamento.
In particolare, i rifinanziamenti, che nei tempi peggiori della crisi avevano comunque contribuito a mantenere un minimo livello di operatività, hanno subito un incremento di 3 punti percentuali. I mutui per acquisto si dimostrano invece più dinamici, con uno sviluppo pari a 3,9 punti percentuali.
Le considerazioni di ripresa del settore da parte dell’associazione si scontrano tuttavia con le ultime stime relative all’andamento del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione dovrebbe infatti rimanere al di sopra del 9% per tutta la parte finale del 2010 e per il prossimo anno, controbilanciando negativamente il beneficio legato al basso livello dei tassi di interesse.
A proposito di tassi, il livello medio per i mutui a tasso fisso sui 30 anni è ora pari a 4,25 punti percentuali, per il secondo livello minimo storico record, rispetto ai 4,34 punti percentuali della scorsa settimana.
All’attuale soglia di onerosità, la rata per un mutuo a tasso fisso di 100 mila dollari in 30 anni è ora pari a 492 dollari, 47 in meno rispetto a un anno fa, quando il tasso era pari al 5,04%.