Negli Stati Uniti si registra l'ennesimo incremento del volume dei pignoramenti, per un anno (il 2010) da cancellare.
Dal mercato immobiliare statunitense, giungono e si sovrappongono nuove brutte notizie. I dati ufficiali relativi all’andamento dei pignoramenti sostengono infatti che durante il terzo trimestre dell’anno la situazione sarebbe significativamente peggiorata.
Più nel dettaglio, le procedure di pignoramento formalmente concluse nella terza parte dell’anno sarebbero state quasi 245 mila, con un incremento rispetto al trimestre precedente che è pari addirittura a 11,2 punti percentuali, con le nefaste conseguenze che ciò porterà dietro.
Complessivamente, sostiene un’analisi di Moody’s, vi sarebbero pertanto ben 1,8 milioni di case pignorate sul mercato immobiliare statunitense, in relazione alle sole procedure avviate o concluse nell’anno recentemente conclusosi, e con un trend che porterà il volume del 2011 a subire nuovi incrementi.
Le previsioni per l’anno da poco iniziato fanno riferimento a un ulteriore incremento del volume complessivo dei pignoramenti, che dovrebbero toccare e superare la quota di 2,1 milioni di unità.
I dati di cui sopra, continua ancora un report di Moody’s, sarebbero altresì la causa principale del recente decremento dei valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, come riscontrato dall’ultimo studio condotto dalla National Association of Realtors.