Secondo l'indice Case Shiller il mercato immobiliare statunitense fatica ad alimentare la crescita dei prezzi.
L’indice Standard & Poor / Case – Shiller ha pubblicato i propri valori consuntivi relativi al mese di luglio per il mercato statunitense: si tratta dei dati successivi alla scadenza del 1 luglio 2010, termine ultimo per poter sottoscrivere un contratto di acquisto di una prima casa, e richiedere il beneficio fiscale di 8 mila dollari predisposto dalla locale amministrazione governativa centrale.
L’indice – che monitora l’andamento dei prezzi nelle 20 città più importanti degli Stati Uniti – ha mostrato un evidente rallentamento rispetto ai mesi precedenti, con uno sviluppo rispetto allo stesso mese di luglio dello scorso anno, ora pari ai 3,2 punti percentuali.
Si tratta altresì dell’incremento più debole dal mese di marzo a questa parte, figlio soprattutto di un andamento insoddisfacente del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione troppo vicino ai massimi dell’ultimo quarto del secolo per poter costituire un volano per la crescita economica nazionale.
Quello che contraddistinguerà il mercato immobiliare americano, sostiene poi una buona parte degli analisti, è una debolezza nella domanda di proprietà immobiliari da parte dei potenziali acquirenti, e una stagnazione nell’offerta commerciale degli stessi beni.
Il risultato è presto detto: il mercato immmobiliare degli Stati Uniti rimarrà debole per almeno tutto l’ultimo trimestre dell’anno e, probabilmente, sarà costretto a vedere allungarsi questo periodo di scarsa dinamicità alla prima metà del 2011.