Stati Uniti, anche ad ottobre 2009 - per il quinto mese consecutivo - i prezzi delle case hanno proseguito la loro ripresa.
Nell’attesa di comprendere se la crisi più nera del mercato immobiliare statunitense dall’epoca della Grande Depressione sia o meno terminata, non ci resta che commentare con la massima obiettività i dati che negli scorsi giorni sono stati pubblicati da Standard & Poor’s in merito all’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari residenziali nelle 20 più grandi aree metropolitane degli Stati Uniti.
A ben vedere i dati, notiamo che i prezzi delle case nelle zone sopra ricordate sono cresciuti ancora durante ottobre 2009 (l’ultimo periodo cui è possibile riferire l’analisi di Standard & Poor’s), per il quinto mese consecutivo. L’indice che misura il trend di crescita dei prezzi ha infatti subito un aumento dello 0,4% ad ottobre 2009 su settembre 2009; già nel corso del nono mese dell’anno, l’incremento fu pari allo 0,2% su agosto 2009, denotando pertanto un andamento progressivo piuttosto positivo.
Ma basta questo per ridare serenità agli operatori del mercato immobiliare? Qualche dubbio gli analisti sembrano averlo ancora, tanto che i commenti sui dati forniti da Standard & Poor’s (e in particolar modo sull’indice Case-Shiller) sono piuttosto cauti, e auspicano maggiore cautela nel considerare superata definitivamente la fase più critica dello scenario immobiliare del Paese nord americano.
Non ci resta allora che commentare gli altri dati riportati negli scorsi giorni dai principali media americani: su base annua il decremento rimane molto largo, con una flessione del 7,3% ad ottobre 2009 sul mese di ottobre del 2008. Si tratta tuttavia della contrazione più lieve da due anni a questa parte, e le previsioni stimano che i trascorsi mesi di novembre 2009 e di dicembre 2009 dovrebbero riservare qualche gradita sorpresa.
Ribadiamo infine i dati più recenti sul fronte delle compravendite immobiliari concluse, che a novembre sono cresciute su un volume annuo di 6,5 milioni di unità, per il livello più elevato dal febbraio 2007 (dati National Association of Realtors), ma ancora più basso del 10% rispetto alle soglie record di settembre 2005.